Dagli album fotografici di Lidio Cipriani

Una selezione di pregiate stampe da originali, scattate in Africa e in India da Lidio Cipriani tra il 1927 e il 1953, permette di comprendere in quale modo la fotografia ’scientifica’ possa essere asservita agli scopi del pregiudizio razziale.
Cipriani, una delle più discusse figure nel panorama antropologico italiano, era fotografo dotato e numerosi sono gli archivi italiani che hanno beneficiato della sua sterminata produzione.
Lidio Cipriani nasce a Bagno a Ripoli nel 1892. In veste di noto antropologo partecipa a diverse spedizioni in Africa e in Asia dove raccoglie documentazione fotografica che determina l’inizio della sua indagine antropometrica e la dimostrazione delle sue teorie razziali. A partire dal 1931 Cipriani inizia a manifestare le sue teorie dichiaratamente razziste. I suoi scritti appoggiano l’azione del regime fascista che proprio in quegli anni era impegnato nella conquista dell’Etiopia. Nel giugno 1945 viene incarcerato a San Vittore sotto l’accusa, da lui sempre negata, di essere stato uno dei firmatari del «Manifesto della Razza». Nel 1949 viene richiesto dal governo dell’India come consulente, a testimonianza della sua fama internazionale di antropologo. Dopo 5 anni i rapporti tra il ricercatore e l’Indian Museum di Calcutta si incrinano a causa della «impostazione scientifica dei suoi studi ritenuta fortemente viziata da connotazioni razziste». Rientrato in Italia rimane uno studioso attivissimo fino alle soglie della sua morte, avvenuta nel 1962.

Pro Forma Memoria distribuisce la mostra in collaborazione con il Centro di documentazione e Museo etnografico Tamburo Parlante di Montone (PG), nella persona del suo fondatore Enrico Castelli, docente di antropologia visuale presso l’Università di Perugia. Enrico Castelli e altri professionisti del settore collaborano con Pro Forma Memoria al fine di valorizzare gli allestimenti con interventi che promuovano la conoscenza del tema del colonialismo.

Scheda tecnica:
La mostra si compone di:
• nr.38 immagini d’epoca – copie da originali in stampa gliché su cartoncino fine art 100% cotone – incorniciate (cm 40×50)
• nr.7 pannelli di testo in polipergamena (cm 70×100)

La mostra è accompagnata da materiale illustrativo.

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